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di Grigorij Kozincev, con Innokenti Smoktunovskij, Anastasija Vertiukaja, Michail Nazvanov
(Unione Sovietica, 1964)
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La locandina del film |
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Splendida realizzazione del dramma di Shakespeare, che giunge sui nostri schermi con la bellezza di sei anni di ritardo. Opera di un regista celebre nell'Unione Sovietica quanto troppo poco noto in Occidente, l'Amleto di Kozincev è considerato da Georges Sadoul come il miglior film che Shakespeare abbia mai ispirato al cinema. Spettacolo comunque affascinante, per la potenza espressiva degli ambienti, la suggestiva bellezza della fotografia e la resa degli attori, la discussione potrebbe comunque aprirsi sul fatto se considerare questo film come una stupenda illustrazione, oppure una vera e propria trasposizione dello spirito shakespiriano in un corrispondente linguaggio cinematografico. Sempre secondo Sadoul, la grandezza del film di Kozincev deriva dal fatto che il suo Amleto antepone la propria purezza, alla decadenza (e s'intende morale e politica) del mondo attuale. D'altra parte mi pare però si possa obiettare che questo era già uno degli intenti di Shakespeare, una manciata di secoli fa. Quando l'eroe "ritarda" la sua vendetta non è soltanto perché questa è in antitesi con il suo carattere di uomo, ma perché egli è combattuto dalle giustificazioni interiori che l'atto gli comportano, dalle sue considerazioni sulla giustizia terrena e quella divina, quindi dalla sua visione della vita. Per cui, pur ammirando incondizionatamente il bellissimo approccio al capolavoro shakespiriano del regista sovietico, qualche dubbio, verrebbe proprio da dire amletico, rimane.
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Il film in Internet (Google)
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Per informazioni o commenti:
info@films*TOGLIEREQUESTO*elezione.ch
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capolavoro
da vedere assolutamente
da vedere
da vedere eventualmente
da evitare
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